Come scrivere un curriculum efficace, i consigli per farsi notare

Farsi notare nel mare magnum del mercato del lavoro è un’impresa assai ardua. Per questo motivo, scrivere un curriculum efficace è un’attività imprescindibile per riuscire ad emergere ed attirare l’attenzione dei recruiter. Troppo spesso sottovalutata e improvvisata, la compilazione del CV richiede molta cura, non solo nel selezionare le informazioni giuste da trasmettere al potenziale datore di lavoro, ma anche nell’individuare di volta in volta le esperienze, le competenze e le parole chiave da utilizzare per fare colpo sui selezionatori.

Se sei in cerca di un nuovo lavoro, prendi nota di questi 5 consigli utili su come scrivere un curriculum efficace.

#1 Personalizzare il CV in base all’azienda

Quando si pensa a cosa scrivere in un curriculum vitae si è erroneamente indotti a pensare che ogni esperienza lavorativa e ogni competenza possa essere utile a riempire il foglio bianco. Nulla di più sbagliato. Uno dei modi migliori per scrivere un buon CV è quello di personalizzare il contenuto in base alla posizione lavorativa per la quale ci si sta candidando e all’azienda al quale è destinato. Ciò vuol dire selezionare accuratamente esperienze, step formativi e skills allo scopo di risultare più appetibili agli occhi dei recruiter.

#2 Curare l’aspetto grafico del curriculum

Uno degli errori più frequenti quando si scrive un curriculum è quello di trascurare l’aspetto visivo e la presentazione grafica. Eppure, quando ci apprestiamo a farci conoscere presso una nuova realtà lavorativa, il CV diventa a tutti gli effetti un biglietto da visita che può dire molto di noi stessi. Non a caso, è opportuno scegliere una foto appropriata, un font professionale e ben leggibile, un layout adeguato ad illustrare in modo chiaro e schematico il nostro background professionale e formativo, oltre che colori e espedienti grafici che possano trasmettere qualcosa del nostro stile e della nostra personalità. Il tutto senza mai perdere di vista il lavoro per cui ci stiamo candidando: un conto è inviare un CV per lavorare in banca, un altro è candidarsi per una posizione in ambito creativo.

#3 Evitare errori e incongruenze

Per chi si appresta ad esaminare montagne di curricula, trovarsi davanti a testi pieni di refusi e incongruenze è certamente motivo di esclusione o, quantomeno, di penalizzazione. Per quanto banale possa sembrare, è fondamentale scrivere un curriculum vitae privo di errori, di strafalcioni o di periodi di inattività ingiustificati. Rileggere più volte il contenuto e verificare date e informazioni può essere sicuramente utile a evitare figuracce e opportunità sprecate.

#4 Scegliere accuratamente il contenuto e il linguaggio

Come accennato, anche quando si tratta di scrivere un curriculum, la regola del less is more è di grande aiuto. Scrivere CV troppo lunghi, complessi, infarciti di informazioni inutili e poco pertinenti può diventare controproducente. Al contrario, il consiglio è quello di passare al setaccio informazioni, esperienze e competenze, selezionando solo le più rilevanti e in linea con il ruolo per cui ci si sta candidando. Nel far questo è importante utilizzare il linguaggio giusto, appropriato alla mansione e comprensivo di quelle parole chiave che aiutano a farsi notare e denotano una profonda conoscenza del “mestiere”. Il consiglio in più? Dare il giusto spazio anche ad interessi personali, hobbies, competenze trasversali e soft skills, avendo cura di inserire solo quelli che, seppure indirettamente, possono dare un valore aggiunto al nostro futuro lavoro.

#5 Allegare una lettera di presentazione

Se il curriculum è destinato a raccogliere tutte le informazioni relative alle esperienze lavorative, alla formazione e alle competenze, la cover letter o lettera di prestazione assolve ad un’altra importante funzione. Seppure complementare rispetto al CV, la lettera di presentazione aiuta senza dubbio a far notare la nostra candidatura. In che modo? Permette di raccontarci, in modo anche originale ed accattivante, e di far sapere all’azienda perché abbiamo scelto di inviare la nostra candidatura, perché vorremmo lavorare proprio lì, quali sono le nostre aspettative e la nostra visione per il futuro. Insomma uno strumento dal potenziale enorme che chiede solo di essere sfruttato al meglio in vista dell’obiettivo finale: la tanto agognata assunzione.

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